Primo Concorso di Poesia “Versi di Passaggio”
Primo Concorso di Poesia Città dell’Aquila
“Versi di Passaggio”
Organizzato dal Teatro dei 99 in collaborazione con l’associazione “Amici della Transumanza”
Il concorso “Versi di Passaggio” invita tutti gli amanti della poesia ad esplorare i temi del perdono, del terremoto e della transumanza (prendendo in considerazione sia il significato letterale che allegorico dei termini) attraverso versi poetici. Questa concorso offre una piattaforma per esprimere emozioni, riflessioni e/o suggestioni legate a esperienze di resilienza, speranza e rinascita.
REGOLAMENTO
Il concorso è aperto a tutti i residenti italiani. Ogni partecipante può inviare una poesia; una per ogni traccia. I testi devono essere originali e inediti, scritti in italiano o dialetto locale (in questo caso va fornita anche la versione in lingua italiana). La lunghezza delle poesie non deve superare i 40 versi.
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I partecipanti devono inviare i loro elaborati esclusivamente in formato PDF via e-mail all’indirizzo:
amicidellatransumanza@gmail.com; oppure segreteria.teatrodei99@gmail.com
INFO: 327-0937277 – 366-1001323 – 333-7248644
TRACCE
Perdono
Scrivi una poesia sulla potenza del perdono.
Esplora come il perdono possa guarire le ferite, ristabilire la pace interiore e promuovere la riconciliazione tra individui e comunità.
Puoi anche decidere di usare la suggestione del termine “perdono” seguendo accezioni differenti del termine.
Terremoto
Componi sul tema della resilienza delle persone.
Descrivi gli effetti di un terremoto (o di una tragedia naturale) e come la comunità può rialzarsi, trovare speranza e superare le conseguenze di una tragedia naturale.
Transumanza
Esplora i paesaggi, le sfide e le emozioni legate a questa tradizione millenaria.
Mostra come la transumanza possa fornire un’elevata connessione con la natura e con il passato storico, trasmettendo valori di vulnerabilità e resilienza umana.
Oppure usa la suggestione del termine “transumanza” per parlare di “altre” transumanze.
Puoi anche decidere di usare la suggestione del termine “terremoto” per parlare di “altri” terremoti (ad es. terremoto dell’anima, ecc.)
